Inizia la stagione delle processionarie: cosa sono e come proteggere il nostro Cavalier King

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Inizia la stagione delle processionarie: cosa sono e come proteggere il nostro Cavalier King? Abbiamo parlato del colpo di calore nel Cavalier King, dei problemi dei forasacchi in estate e anche di come affrontare l’inverno con il nostro cucciolo di Cavalier. Mancano solo i problemi della primavera,le processionarie!!

COSA SONO LE PROCESSIONARIE?

Le processionarie sono Lepidotteri, ovvero farfalle: farfalle notturne.
Come per tutti i lepidotteri, infatti,  il ciclo vitale delle processionarie si divide in quattro fasi: uovo, larva (o bruco), crisalide e infine farfalla, ovvero forma adulta.
Allo stadio di larva (bruco), purtroppo le processionarie sono un pericoloso per la salute umana e possono essere addirittura letali per il cane.
Sono carini e perfino simpatici, questi bruchetti che camminano in processione (da cui il nome). Per questo attirano l’attenzione dei bambini e stimolano la curiosità dei cani.
In Italia si trovano soprattutto la processionaria del pino (le cui larve si spostano  in fila indiana, una dietro l’altra) e quella della quercia, i cui bruchi invece si spostano sempre con un comportamento gregario, ma disposti a ventaglio. Un capofila seguito da due bruchi, a loro volta seguiti da tre, quattro e così via, fino ad allargarsi a 10-15 individui.
La processionaria è un parassita delle piante su cui vive, che spesso distrugge completamente. Ma per uomini e animali il problema non sono le mandibole, bensì i peli urticanti che ne ricoprono il corpo. Questi peli possono essere anche liberati nell’aria e portati in giro dal vento. Quindi può capitare di esserne colpiti senza venire in diretto contatto con i bruchi.

La processionaria del pino (nome scientifico: Traumatocampa pityocampa)

vive su tutte le specie di pino, sui cedri ornamentali e, seppure raramente, anche su altre conifere, quali l’abete rosso e la douglasia.
Quando la temperatura ambientale diventa più mite, indicativamente tra marzo e aprile, le larve escono dai nidi, scendono in processione lungo il tronco degli alberi e raggiungono un luogo adatto del suolo dove interrarsi e formare la crisalide.
In questo stadio avviene la trasformazione da bruco a farfalla fino al sopraggiungere delle condizioni ambientali idonee allo sfarfallamento
dei nuovi adulti, che si verifica all’inizio dell’estate.
Ciascun individuo è lungo circa 4 – 5 cm, ha il capo di colore nero, mentre il corpo è grigio sui lati e rosso fulvo sul dorso

 

I rischi per il cavalier king

I cani,  annusando il terreno, possono inavvertitamente ingerire i peli urticanti che ricoprono il corpo dell’insetto. I cuccioli spesso tentano direttamente di giocare coi bruchi o di “assaggiarli”.

I sintomi che un cane presenta in questa spiacevole evenienza sono spesso gravi.

Il primo  è l’improvvisa e intensa salivazione, provocata dal violento processo infiammatorio principalmente a carico della bocca ed in forma meno grave dell’esofago e dello stomaco.
E’ facile intuire  la gravità di quanto è successo, perché  il fenomeno peggiora con  il passare dei minuti e la lingua, a seguito dell’infiammazione acuta, subisce un ingrossamento patologico, a volte di dimensioni  tali da soffocare l’animale.
I peli urticanti, entrando in contatto con la lingua, causano una distruzione del tessuto cellulare: il danno può essere talmente grave da provocare processi di necrosi con la conseguente perdita di porzioni di lingua.
Altri sintomi rilevanti sono: la perdita di vivacità del soggetto, febbre, rifiuto del cibo, vomito e diarrea e soprattutto quest’ultima può essere anche emorragica.

Cosa fare

L’azione di pronto soccorso consiste nell’allontanare la sostanza irritante dal cavo orale, quindi bisogna effettuare un lavaggio della bocca più abbondante possibile, con una soluzione di acqua e bicarbonato. Se il cane, sofferente, non si lascia toccare in bocca, bisogna usare una siringa sprovvista dell’ago, con cui spruzzare la soluzione in bocca, anche più e più volte.
Subito dopo bisognerà correre dal veterinario che applicherà le cure più appropriate a seconda della gravità del caso.

 

 

NOTA: La lotta alla processionaria del pino è obbligatoria e regolamentata dal Decreto Ministeriale del 30 ottobre 2007, che ha sostituito il precedente decreto del 17 aprile 1998. Diversamente da quanto stabilito in precedenza, la lotta a questo insetto è obbligatoria in quelle aree, individuate dalle strutture regionali che svolgono le funzioni del Servizio Fitosanitario  in cui “è stabilito che la presenza dell’insetto
minacci seriamente la produzione o la sopravvivenza del popolamento arboreo”.

Fonti:
www.processionaria.it
http://triesteadozionicaniegatti.style.it
Opuscolo “La processionaria del pino e della quercia” edito da ARPAT – Regione Toscana.

 

 

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